12/04/2014
Offendere reciprocamente in assemblea non è reato
Sappiamo tutti che le
assemblee condominiali spesso somigliano più a dei campi di battaglia che a delle pacifiche assemblee, tanto da scatenare le fantasie (quasi sempre basate su fatti realmente accaduti) di numerosi registi e attori.
Nelle assemblee, se tutto va bene, spesso volano parole grosse ed offese, ma sono sempre oggetto di reato? Come stabilito dalla
Corte di Cassazione con pronuncia n. 45150 dell’otto novembre 2013, infatti, la reciprocità esclude il reato:
“non è giusto punire colui che ha risposto all’ingiuria in quanto egli in luogo di offendere ha punito; così come non è giusto punire colui che ha ingiuriato per primo, poiché con la ingiuria ricevuta ha già subito una pena, ferma restando la discrezionalità rimessa al giudice”. Questa pronuncia, quindi, è applicabile anche in sede di
assemblea condominiale, dove, qualora ci sia uno scambio di
offese reciproche tra due condomini, tali offese si annullano e non rileva chi ha iniziato ad offendere per primo.
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